DESCRIZIONE
Il battistero degli Ariani, ricordo della diversa fede cristiana dei goti, il complesso di S. Vitale e del mausoleo di Galla Placidia, il Duomo con il battistero degli Ortodossi (ossia i cattolici) e la cattedra in avorio di Massimiano nel Museo arcivescovile sono i tre vertici del percorso nel quartiere occidentale della città, che muove dalla piazza del Popolo.
Piazza del Popolo. Centro cittadino, ha due colonne veneziane (1483) e il Palazzo comunale quattrocentesco rifatto nel 1681, con alla sinistra il Palazzetto veneziano a portico (1444), dalle colonne con capitelli del sec. VI, che recano il monogramma di Teodorico.
Battistero degli Ariani. Costruzione ottagonale probabilmente del principio del sec. VI, con cupoletta a mosaico coevo. Accanto, la chiesa dello Spirito Santo, della fine del sec. V, cattedrale ariana al tempo di Teodorico passata nel sec. VI al culto cattolico, rimaneggiata nel sec. XVI e restaurata.
S. Vitale. ** Iniziata nel 526, consacrata nel 547-548 dal vescovo Massimiano, la basilica è tra le massime testimonianze paleocristiane. l’interno* colpisce per originalità di struttura, ricchezza di marmi e mosaici; il vano centrale è coperto da cupola, con decorazione pittorica del 1780; tra i pilastri si curvano sette esedre traforate da due ordini di arcatelle. Da un’arcata si prolunga il presbiterio, la parte più preziosa del monumento per i mosaici* che rivestono le pareti, eseguiti nel secondo quarto del sec. V e di impronta ancora classica, mentre due riquadri in basso nell’abside (Giustiniano e il suo corteo*, a sinistra; Teodora e il suo corteo*, a destra) presentano stilizzazioni formali proprie dell’arte bizantina. Al centro del presbiterio, l’altare, del sec. VI, con la mensa formata da una lastra di alabastro* trasparente.
Mausoleo di Galla Placidia. ** Sacello a croce greca, eretto verso la metà del sec. V forse da Galla Placidia per suo sepolcro. L’interno è ornato di mosaici** anteriori al 450, probabilmente i più antichi della città; nei bracci della croce, tre sarcofagi antichi, uno ritenuto sepolcro di Galla Placidia (che però fu sepolta a Roma).
Museo nazionale * . Ha raccolte eterogenee riunite attorno a un nucleo del primo ’700 dovuto al camaldolese Pietro Canneti ed è notevole per il materiale romano e paleocristiano (transenne di S. Vitale*, rilievo bizantino con Ercole e la cerva*); ordinato intorno a tre chiostri, due rinascimentali, il terzo barocco, del monastero benedettino attiguo a S. Vitale, comprende collezioni di stoffe (velo di Classe*, fascia ricamata del sec. VIII-IX), avori, icone, dipinti (frammenti di Crocifisso e santi* di Paolo Veneziano), ceramiche e maioliche, monete, reperti dei restauri di S. Apollinare in Classe e di due necropoli.
Duomo. La basilica Ursiana, del principio del sec. V, demolita nel 1733, è stata sostituita dall’attuale edificio barocco, terminato nel 1745; a sinistra si leva il campanile cilindrico del sec. X (restaurato); all’interno, in fondo alla navata mediana, l’ambone* dell’arcivescovo Agnello (seconda metà sec. VI); nel transetto sinistro si apre la cappella del SS. Sacramento, costruita da Carlo Maderno (1612), decorata da affreschi di Guido Reni e discepoli (1620).
Battistero Neoniano. ** Detto anche degli Ortodossi, fu probabilmente iniziato nei primi decenni del sec. V e completato con la decorazione musiva sotto il vescovo Neone poco dopo il 450. All’interno, due ordini di arcate addossate alle pareti sostengono la cupola ricoperta di mosaici**; fonte battesimale del ’500.
Museo arcivescovile. * Dietro al Duomo, nell’Arcivescovado, raccoglie materiali dell’antica cattedrale e di altri edifici religiosi tra i quali una statua acefala in porfido forse di Giustiniano*. Nell’oratorio di S. Andrea, mosaici* degli inizi del sec. VI; all’interno della torre Salustra è custodita la cattedra di Massimiano**, opera in avorio del sec. VI.